STA A VEDERE CHE TORNANO I BLOG

Sta a vedere che tornano i blog

Più facile che torni il mio

Più facile ancora che sia un fuoco di paglia

Stavo per riportare qui un pippone sul mio lavoro ma mi sono sfogata su twitter sicché

Se avessi creato il blog su giallozafferano ci avrei almeno messo le mie ricette a cazzo di cane senza gli ingredienti giusti e rigorosamente senza forno, ma sono su wordpress.

Ciao, sono Lucia e non bevo da 3 giorni nonostante io si ancora in quarantena

“Ciao Lucia”

Ciao, sono Lucia e questa quarantena non ho migliorato me stessa, non ho fatto grosse riflessioni sul senso di quello che facciamo, che siamo, dove andiamo, cosa vogliamo ma sono ancora in quarantena, non si sa mai, magari mi decido

se succede torno a scriverlo qui: giuro

ALL’INIZIO ERA UN TATUAGGIO

All’inizio era un tatuaggio, che doveva essere una scritta che mi doveva ricordare di non fare la cagasotto: una scritta bella zarra sull’avambraccio FEAR IS A PRISON. Poi però sono arrivati dubbi amletici sul carattere, la grandezza, la posizione e allora alla fine è arrivata la moto.

Non me la sono tatuata ma sono comprata, che è peggio.

26 ore di guida, più o meno altrettanti pianti isterici sotto il casco e tralasciamo le bestemmie che ho urlato: la paura di fallire, l’orgoglio che invece di aiutare morde le dita e blocca le gambe e quindi una volta presa la patente cosa potevo fare se non comprarmi 660 centimetri cubici di volume del cilindro con attaccate due ruote ed un manubrio??

Sì, certo che potevo: cose tipo andare in ferie, pagare un fisioterapista che mi sistemi la cervicale, comprare un’auto sicura ma mi sarebbe rimasto quel conticino in sospeso con l’orgoglio e quindi  ho comprato la moto prima ancora di averla vista e provata.

Ora le possibilità sono 2: o finiamo in ospedale (io ed il mio orgoglio) oppure divento brava.

Vado ad accendere un cero alla Madonna ed a cercare un telo impermeabile per la moto e magari anche due rotelle come quelle che avevo sulla bici da bambina.

oH, PENSAVO FOSSE SCRITTO SULLA COSTITUZIONE INVECE ERA M.L.KING

Partiamo dal presupposto che i maschilisti stanno un gradino sotto quelle che infilano i topocani nelle Chanel, aggiungiamo che sullo stesso gradino ci metto le femministe super convinte.

Partiamo da questi presupposti e finiamola subito qui con le classificazioni che, onestamente, mi son rotta il cazzo.

 

In realtà il problema è che la TUA libertà finisce dove inizia la mia, e la mia DEVE essere pressoché illimitata. 

 

L’UTENTE DA LEI CHIAMATO E’ MORTO

Ad ogni attesa mi viene in mente quella disgraziata della volpe del Piccolo Principe e ma quale addomesticare, razza di pirla svegliati che quello lì riesce ad affezionarsi anche alle rose e direi che non era molto sveglio e tu stai a rovinarti la vita associandolo al grano e capisci che poi manco più un piatto di spaghetti riuscirai a mangiare?! Bah.

Comunque niente, attualmente Elisewin è in attesa per:

  1. Telefonata di Futuro(forse)capo
  2. la lavatrice che non finisce più il lavaggio più lungo della storia
  3. telefonata del concessionario per l’auto nuova
  4. rientri dal mondo di gente importante
  5. la tinta per capelli che mi sta colando ovunque
  6. cadaveri lavorativi che devono passare sul fiume:  io sono paziente e mi sono attrezzata con seggiolina, ombrellone ed una pila di Topolini alta così ma è una fatica infame.

 

RITO D’INIZIAZIONE

Domani mattina pensatemi così: alle ore 07 e 30 minuti camminante verso la stazione dei treni che neanche so dove diavolo è (cioè non so come arrivarci a piedi senza fare troppi chilometri). Vorrei provare ad aspettare il PediBus dei mocciosi delle elementari ma desisterò perché senza casacchina e berrettino sarei un’emarginata e  perché non ho idea di dove sia la scuola elementare e forse non è vicino alla stazione. Sarà una prova importante, sarà una prova alla “m’ama non m’ama” con la margherita…la interpreterò come un segno, sarò Gwyneth Paltrow  ed avrò di nuovo i capelli lunghi….

Alla fine sarò quella con gli occhi gonfi di lacrime che gratta sulla porta della carrozzeria chiedendo indietro l’auto ed invocando l’intervento di mia madre.

Mia madre che neanche sa che ho fatto un incidente.

Sono spacciata.

PERPLESSITUDINI

Non so se sia peggio aver tamponato un tizio, avere sulla macchina dei danni pari ad un terzo del suo valore, avere il colpo di frusta mentre il conducente dell’altra auto sta benissimo o ricevere dal tamponato un sms con scritto “si vede ke sei molto intelligente: non se ne trovano molte di ragazze kosì complimenti” …. Dev’essere stato perché ho scritto la constatazione amichevole senza neanche un errore grammaticale, o forse perché l’ho chiamato per sentire se stava bene. Ovvio. Per questo, certo.

 

Poi oggi un nostro collaboratore mi ha detto che se fossi più furba potrei intortare un uomo e vivere per sempre ricca e contenta ma siccome son intelligente non lo faccio. L’ ho guardato con lo sguardo da pesce rosso nella boccia per qualche secondo prima di capire che era un complimento, e non sono ancora del tutto convinta che lo sia.

 

Non sarebbe più facile dirmi che ho delle belle tette e basta? Troppi giri di parole mi confondono.

 

Ciao, sono Elisewin e non so reagire dignitosamente ai complimenti e quella coda gigante ed ingombrante io la userei per nascondermi ma in men che non si dica diventa spelacchiata ed io mi vergogno.

HAI PRESENTE?

 sms di questa mattina:

collegaCavalla “in bocca al lupo esaurita”

io:”sto andando con lo stesso entusiasmo con cui un gatto andrebbe in un parco giochi a farsi tirare la coda da un gruppo di bambini assatanati”

collegaCavalla:”e tu fai finta di non averla la coda”

 

 

 

hai presente quelle volte che tu sei prontissima, e sei sicura di farcela perchè, dai, lo studio non è stato approfondito come vorresti ma il tema è così facile che.

 

 

E’ così facile che la domanda è “di che colore è il cavallo bianco di Napoleone?” e tu rispondi che il cavallo è un mammifero perissodattilo di grossa taglia e bla bla bla e arrivi a  citare anche tutti ma proprio tutti i cavalli residenti nel territorio italiano a oggi e appoggi la penna soddisfatta perchè ” ‘rcatroia c’ho perfino i crampi alla mano che a furia di citare cavalli, cammelli e via, anche le zebre più importanti non mi son accorta che è scaduto il tempo e ho scritto 5 fogli protocollo e che fiqa ce l’ho fatta”

 

 

Poi esci, fumi settordici sigarette e intanto chiami la mamma (che non senti da almeno 5 giorni perchè non potevi perdere 5 minuti al giorno di studio per sentirla) e ti viene in mente che forse hai dimenticato di scrivere che il pelo del cavallo Flaffy ha dfelle striature ambrate. Peccato, ma vabbé.

 

 

Poi chiami l’ufficio e hai un flash: non hai scritto che ci sono anche i muli. E ti parte un rivolettino di sudore freddo sulla tempia sinistra. Succede, dai…avevi parlato degli asini, forse da qualche parte la parola muli ce l’hai infilata, dai.

 

 

Poi chiami la collega e mentre fai per 7 volte la rotatoria perchè dove cazzo è che stai andando? Pensi che non. Hai. Scritto. Il. Colore.

 

 

IL COLORE.

Ciao, sono Elisewin e questa mattina sono andata al parco giochi a farmi tirare la mia immensa, ingombrante, stupida coda dai bambini.

GIUSTO PERCHE’ HO RICOMPRATO LA CHIAVETTA INTERNET E POSSO STARE CONNESSA 2200 ORE NEI PROSSIMI 9 GIORNI

E giusto perchè sono stanca, ancora acciaccata, infastidita e nervosa.

Giusto perchè lo letto un post di un altro blog dove si dice che per avere un buon blog ci deve essere vanitose ed io non solo non sono vanitosa, sono anche tendenzialmente sciatta: io ho un blog per avere l’ennesimo posto in cui lamentarmi di tutte le tragedie disumane che mi capitano: unghie rotte, dolori alla spalla, irritabilità intestinale pelle secca, ricrescita pilifera rapidissima, cefalea pressochè cronica con picchi di emicrania con aura…

Ecco, comunque oggi ho deciso cosa fare da grande e la cosa mi spaventa. Soprattutto perché sono grande da un po’.