Qui si parla di un capodanno farlocco, di un capodanno che vale per me e fottesega agli altri (al contrario di quello tradizionale, che da 29 anni mi vede dormiente e sonnecchiante mentre gli altri festeggiano).
Qui si parla di una svolta epocale, di un cambio casa+lavoro che mi ha visto comunque dormiente e sonnecchiante perché io il capodanno mica lo so come si festeggia.
Ora sono in questo nuovo ufficio, con gente super fichissima, a fare esattamente quello che facevo prima solo molto meglio, a sentirmi una merda solo molto più grossa. La sensazione è quella di essere un pagliaccio in monociclo in una scuderia di Ferrai: mi guardano e nei loro occhi vedo quella tipica espressione “poveretta, deve crescere…’na regazzina” ed io che cerco di far la figa perché, oh, io s’te cose le ho fatte per 8 (OTTO….O T T O )ann…..E INVECE NO! TUTTO SBAGLIATO! Se potessi metterei in discussione anche la mia licenza elementare e quella media inferiore (il diploma delle superiori l’ho messo in discussione la prima ora del primo giorno).
Hai presente quell’ Elisewin strafottente e cafona che, decreti alla mano, spiegava al vecchio capo che aveva ragione lei?
E’ MORTA