sms di questa mattina:
collegaCavalla “in bocca al lupo esaurita”
io:”sto andando con lo stesso entusiasmo con cui un gatto andrebbe in un parco giochi a farsi tirare la coda da un gruppo di bambini assatanati”
collegaCavalla:”e tu fai finta di non averla la coda”
hai presente quelle volte che tu sei prontissima, e sei sicura di farcela perchè, dai, lo studio non è stato approfondito come vorresti ma il tema è così facile che.
E’ così facile che la domanda è “di che colore è il cavallo bianco di Napoleone?” e tu rispondi che il cavallo è un mammifero perissodattilo di grossa taglia e bla bla bla e arrivi a citare anche tutti ma proprio tutti i cavalli residenti nel territorio italiano a oggi e appoggi la penna soddisfatta perchè ” ‘rcatroia c’ho perfino i crampi alla mano che a furia di citare cavalli, cammelli e via, anche le zebre più importanti non mi son accorta che è scaduto il tempo e ho scritto 5 fogli protocollo e che fiqa ce l’ho fatta”
Poi esci, fumi settordici sigarette e intanto chiami la mamma (che non senti da almeno 5 giorni perchè non potevi perdere 5 minuti al giorno di studio per sentirla) e ti viene in mente che forse hai dimenticato di scrivere che il pelo del cavallo Flaffy ha dfelle striature ambrate. Peccato, ma vabbé.
Poi chiami l’ufficio e hai un flash: non hai scritto che ci sono anche i muli. E ti parte un rivolettino di sudore freddo sulla tempia sinistra. Succede, dai…avevi parlato degli asini, forse da qualche parte la parola muli ce l’hai infilata, dai.
Poi chiami la collega e mentre fai per 7 volte la rotatoria perchè dove cazzo è che stai andando? Pensi che non. Hai. Scritto. Il. Colore.
IL COLORE.
Ciao, sono Elisewin e questa mattina sono andata al parco giochi a farmi tirare la mia immensa, ingombrante, stupida coda dai bambini.